Nel 1922 veniva allestita a Firenze la grande “Mostra della pittura italiana del Seicento e del Settecento”, con oltre mille opere e numerose tele del Caravaggio, per la prima volta riunite, che colpirono e stimolarono gli artisti del tempo. La mostra fiorentina rappresentò così l’apice di un rinnovato interesse nei confronti del Seicento, risorto all’attenzione nel corso dei decenni precedenti grazie al contributo di critici e collezionisti.
Nel 2010, in coincidenza con le celebrazioni del centenario dalla nascita di Pietro Annigoni, l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze in collaborazione con la Fondazione Parchi Monumentali Bardini Peyron, presenta la mostra Novecento sedotto. Il fascino del Seicento tra le due guerre da Velázquez a Annigoni. Cinquanta opere in cui autori novecenteschi quali Longhi, De Chirico,Primo Conti, Achille Fucini e naturalmente Pietro Annigoni si specchiano attraverso il Seicento ispiratore di Artemisia Gentileschi, Jusepe de Ribera e Diego Velázquez con il suo celebre Acquaiolo, da poco restaurato.
Suddivisa in tre sezioni, la mostra racconta il Seicento con particolare attenzione per il riflesso che questo secolo ebbe sulla visione dei critici novecenteschi Marangoni, De Chirico, Longhi e Ojetti; si focalizza poi sui generi e le tecniche pittoriche, dalla natura morta al paesaggio per poi gettarsi nell’ispirazione caravaggesca con una serie di opere che a distanza di tre secoli si guardano negli occhi dando vita a un affascinante dialogo.
Il progetto, rientra nel più vasto progetto regionale “Toscana in Contemporanea”, iniziativa prodotta dalla Regione Toscana al fine di promuovere attività educative, espositive, seminariali volte a valorizzare le realtà di arte contemporanea nell’area fiorentina e in quella metropolitana.