Museo Roberto Capucci. I colori: il mio karma

2 febbraio 2012

Dal mese di febbraio è visitabile il nuovo allestimento al Museo della Fondazione Roberto Capucci nella Villa Bardini di Firenze intitolato «I COLORI: IL MIO GRANDE KARMA» da un’affermazione del maestro che invita il pubblico a un viaggio nel suo universo cromatico.

“Ogni elemento ha un suo colore: la terra è azzurra, l’acqua è verde, l’aria è gialla, il fuoco rosso; poi vi sono altri colori casuali e commisti, appena riconoscibili. Ma tu bada al colore elementare che predomina, e giudica secondo quello”. Paracelso

Il nuovo allestimento al Museo della Fondazione Roberto Capucci nella Villa Bardini di Firenze è intitolato «I COLORI: IL MIO GRANDE KARMA» da un’affermazione del maestro che invita il pubblico a un viaggio nel suo universo cromatico. Sono esposte 28 creazioni nei 3 colori emblematici della sua produzione: il verde, il rosso e il viola.

Il verde è il colore della vegetazione, della natura, tema d’ispirazione fondamentale nelle opere di Roberto Capucci. L’entusiasmo vitale della creazione emerge nelle opere del maestro che declinano questa tonalità simbolo di equilibrio e forza armonica in infinite sfumature che si rincorrono lungo archi e volute, ricoprono di foglie cangianti maestosi abiti-scultura, si frammentano in interpretazioni futuristiche, ricordano architetture naturali reinterpretate e riflesse.

Fra gli abiti esposti vi è ‘Bouganvillea’, celebre abito-scultura presentato per la prima volta nel 1989 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, capolavoro in taffetas plissé verde con elementi circolari nelle sfumature del verde e del ciclamino che ricrea con garbo scultoreo e glamour le suggestioni cromatiche e il fascino della pianta che lo ha ispirato.

Il simbolismo del colore rosso rappresenta l’amore in senso celeste e terreste, quindi la passione. Le creazioni di Roberto Capucci non potevano non assorbire questo colore, primario sia per la scienza che per l’arte. Il rosso è il colore iconico in assoluto, che caratterizza i manti regali e fra tutte le tonalità è considerato il colore per eccellenza; si oppone al bianco e al nero, simbolici rappresentanti del dualismo luce/oscurità.

Proprio assieme al bianco e al nero, il rosso ha costituito nel medioevo una fondamentale e magica triade che Capucci riprende e interpreta passando per il “rosso bello” di Michelangelo fino ad arrivare ai rossi caldi e sublimi evocativi dell’India.
‘Nove Gonne’ del 1956 è tra i più significativi pezzi presentati in questa sezione.

Il viola è conosciuto come il colore dello spirito e, come sostengono gli studi di Carl Gustav Jung, agisce sull’inconscio dando forza spirituale ed ispirazione. Questo colore rappresenta l’unione tra Cielo e Terra, tra Calma e Passione, tra Saggezza e Amore, tra Blu e Rosso. Si presta particolarmente a rappresentare la natura intima ed intimistica, profonda, la sensibilità estetica unica che contraddistingue il lavoro del maestro.

Il viola, colore molto amato da Roberto Capucci, è il colore della volontà di essere diversi, della metamorfosi, della transizione, ma anche della fascinazione erotica. Questo colore esprime un’energia pura, atavica: è una forza legata alla vitalità del rosso e all’intimo accoglimento del blu. E’ il colore dell’arte, della fantasia, del sogno: sicuramente Capucci esprime al meglio questi tre tematiche egregiamente rappresentate dall’architettura in tessuto ‘Violano’ del 1995.


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